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DEL SANGRE

Nati nel 1999 da un'idea di Luca Mirti e Marco Schuster Lastrucci, i Del Sangre hanno iniziato a delinearsi come realtà effettiva dal 2002 anno dell'uscita del loro primo lavoro dal titolo AD UN PASSO DAL CIELO. Un disco acustico che le recensioni del periodo accostarono per intenzione a NEBRASKA di Bruce Springsteen. Fu evidente sin da subito anche un certo impegno politico che si evince da testi e argomenti anche controversi che si ritrovano nelle canzoni contenute al suo interno come SALVATORE GIULIANO, LA NOTTE CHE CI RUBARONO LE STELLE, RADIO AUT e così via. Fanno una fugace quanto inutile apparizione al Festival di Recanati dove non vanno più in la delle eliminatorie. si presentano in versione full band con alla chitarra solista Daniele Ricci e Renzo Franchi (ex Litfiba e Ottavo Padiglione..) alla batteria, con il brano BILLY THE KID.
Dopo il discreto successo di critica ottenuto, nel 2004 - subito dopo aver partecipato e vinto il Premio Ciampi a Livorno con la song RADIO AUT - entrano in studio per realizzare il loro nuovo disco, questa volta elettrico con musicisti del calibro del già citato Renzo Franchi alla batteria e Francesco Bocciardi (ex Birdmen of Alcatraz) alla chitarra, che prenderà il nome TERRA DI NESSUNO e che pur essendo un buon lavoro, non riscuoterà la stessa critica positiva del suo predecessore nonostante la prestigiosa collaborazione di Sandro e Marino Severini (The Gang) in due brani del disco, GENOVA e L'ORO DEL DIAVOLO. Forti comunque della vittoria al Premio Ciampi, riescono ad esibirsi sempre più frequentemente nei locali Milanesi (Circolo Arci Matatu, Nidaba Theatre...) e della zona di Cantù in varie manifestazioni organizzate dal cantautore locale Andrea Parodi e in club prestigiosi come All'Unaetrentacinquecirca. Si esibiscono anche al Sonar di Colle Val D'elsa e sempre a Colle, aprono il concerto di Max Gazzè davanti a 3000 persone. a Firenze hanno vita più difficile, ciònonostante riescono a presentare il loro lavoro in posti come il Teatro Del Sale e il Teatro dell'Antella in un concerto a metà coi Gang.
Dopo un periodo molto proficuo dal punto di vista dei Live durato un paio d'anni, decidono di tornare in studio per realizzare un nuovo lavoro ma stavolta diverso da tutte le cose fatte fino ad allora. Scelgono di staccarsi di dosso l'etichetta un po' ingombrante di band Combat Folk e realizzano un lavoro molto curato, dalle atmosfere morbide e dalle sonorità a tratti cupe. Un disco nel quale convivono canzoni d'amore come SE POTESSI, murder ballads come IL DIARIO DELL'ASSASSINO e MARCELLA AU REVOIRE e altri pezzi importanti come HOTEL CRISTO o LA MIA CITTA'. Un disco pensato, suonato e arrangiato nei minimi dettagli e per far questo Mirti e Lastrucci si avvalgono della collaborazione di musicisti di grosso calibro come Gianfilippo Boni che arrangia le parti di pianoforte ed archi e cooproduce il disco, Luca Marianini uno dei più quotati trombettisti italiani e per la batteria scelgono il meraviglioso tocco di Marco Barsanti. Interessante in questo disco la collaborazione col rocker di Pittsburgh Joe Grushecky, famoso in America per le sue frequenti collaborazioni con Bruce Springsteen, nella canzone che ha come argomento l'11 Settembre. Il pezzo in questione si chiama IL CONFINE DELL'ODIO E DELL'AMORE/THE LINE OF LOVE AND HATE, cantata a due voci con strofe in italiano e in inglese. Il risultato finale si intitolerà UN NOME AD OGNI PIOGGIA e verrà accolto abbastanza bene pur se molto sottovoce ma resta forse il lavoro più "di classe" dei Del Sangre nel quale si sono misurati con stili a loro non sempre abituali.
Passeranno un altro paio di anni prima di risentire qualcosa di nuovo e comunque UN NOME AD OGNI PIOGGIA resta a tuttoggi l'ultimo lavoro "ufficiale" dei Del Sangre se lo si intende come prodotto finito o per essere più precisi, come disco in senso materiale. La mancanza di soldi e l'indifferenza generale che man mano si era andata creando attorno alla band, spingerà Mirti e Lastrucci a fare di necessità virtù e da allora in poi tutti i loro lavori saranno registrati in casa con un multitraccia digitale e interamente suonati da loro. Vedono così la luce lavori come VOX POPULI che altro non è che una raccolta di antichi canti popolari riarrangiati e riadattati secondo uno stile a metà fra la tradizione italiana e il folk americano passando per atmosfere alla Mark Lanegan in pezzi come DONNA LOMBARDA e a VOX POPULI farà seguito EL REY, altro disco dalle atmosfere molto introspettive. tutti questi lavori, non essendo fruibili da formato cd, verranno messi a disposizione della gente sull'allora sito della band in formato MP3 dove ognuno poteva scaricarseli gratuitamente.
Da lì in poi le loro apparizioni live saranno sempre più rarefatte. Le persone sembrano essersi scordate di loro a vantaggio di nuove e più intraprendenti leve del cantautorato fiorentino, così decidono di sparire per un lungo periodo.
A maggio 2014 decidono di ritornare e rimettono assieme una band "cattiva" .Attualmente sono chiusi in sala prove per la preproduzione di quello che sarà un ritorno in grande stile e molto rock e che porterà la band di nuovo in studio dopo tanti anni per un lavoro che si spera sia il loro definitivo rilancio.

 

Fonte: Pagina Facebook