Dopo l'approdo in Italia della hit Numb - il brano dell'anno - è tempo di andare oltre.
Dotan, l'artista olandese dai natali israeliani e la voce gentile, è una delle poche note positive di questo 2020 infausto. La sua musica introspettiva e intima ha saputo contagiare il pubblico nazionale come un virus (questo sì) benevolo.
In attesa di ritrovarci uniti sotto un palco - come esige la musica, come pretende la vita vera - possiamo godere di nuova speranza con la musica targata Dotan.
L'Ep Numb racchiude 4 brani (tra cui l’omonima Hit), in perfetta linea di continuità con la title track. Ancora una volta l'elettronica e il mondo acustico convolano a nozze: a benedire il sodalizio ci pensa la voce aggraziata di Dotan, esattamente nel mezzo.
I versi carezzevoli sussurrati sono spunti di riflessione che sa di confessione, e su questo aspetto il nuovo singolo apripista dell'EP No Words, si fa manifesto ideale.
No words, Silence, I just let the music speak
Un gioco sottile, all'apparenza contraddittorio: nel songwriting di Dotan le parole hanno peso pari alla massa di un pianeta, e lasciare il verbo alla sola musica senza parole - come da titolo - è una sciarada in cui la privazione stessa di esse diventa poetica.
"No Words" - Il Videoclip
Da dove gocciola l'acqua? Proviene dall'esterno della barriera o è emanazione dell'anima che bagna il protagonista al di là del plexiglas?
Quest'ultimo divide noi da Dotan, o il divisorio è stato eretto dalla sua mente?
Domande che piovono dall'alto e ci bagnano, come la musica del nuovo videoclip di No Words.
Con il proseguire dell'andamento l'immersione è totale: nelle note per chi osserva, nelle gocce che si fanno mare per il protagonista Dotan. Fino ad arrivare alla completa immersione in un connubio ideale ancora con i versi del ritornello
No words, Silence, I just let the music speak
La metafora viaggia per immagine: sott'acqua tutto è silenzio ovattato e non c'è bisogno di parole. Eppure, un grido alla fine genera un rumore afono. Dotan urla, picchia i pugni contro la barriera, ma noi non lo possiamo sentire.
Silence
Matteo Esse (Energy)