Il brano fa parte del capitolo intitolato La Famiglia Subiot, questa la storia che la riguarda:
La Famiglia Subiot
09 - La Sposa
10 - Lo Sposo
11 - La Fidanzata
12 - La cognata
13 - Lo psichiatra
La storia di questa famiglia si svolge a Badia Polesine, paese nella bassa e depressa pianura veneta. Quest’area geografica non si è mai distinta per ricchezza economica, né per brillantezza morale e la suddetta famiglia non faceva eccezione: il suo nome era infatti sinonimo di disonestà e malaffare.
Nel secondo dopoguerra, i Subiot giunsero agli onori della cronaca per una vicenda triste e controversa: Mauro, l’unico figlio maschio rimasto scapolo, un trentenne nullafacente dedito all’alcolismo e al sesso a pagamento, decise di cercare una moglie tanto ricca di denari, quanto povera nell’intelletto. La trovò nel 1952 in Cesarina Boarolo: la donna si era distinta in paese per un grave ritardo mentale che la portava a passare la maggior parte del tempo in parrocchia con don Giorgio, un prete padovano che non le risparmiava gentilezze e attenzioni. Mauro, con l’aiuto della cugina (nonché fidanzata) Argentina e della sorella Teodora, riuscì nell’intento di strapparla dalle mani del parroco e a sposarla nel giro di pochi mesi, ereditando così un discreto patrimonio costituito da un grande casolare in campagna e da alcuni terreni sulle rive del fiume Adige. Rilevante fu l’aiuto dello psichiatra della giovane, tale Silvano Pavan: in cambio di una modesta somma in denaro, il medico convinse la malcapitata a convolare a nozze con il bel Mauro, che ben sapeva quale sorte sarebbe toccata alla sposa novella.
Cesarina scomparve a distanza di poche settimane dal matrimonio e, dopo alcuni giorni di ricerca, fu ritrovata morta, incagliata in un canneto sulla sponda del fiume.
Bruno La Corte (KezzMe!)