ABC Communications
Radio Date: 13/01/2017
"INESTIMABILE"
VERSO
PRESENTA IL SUO NUOVO SINGOLO
DAL 13 GENNAIO IN TUTTE LE RADIO
Dopo numerose collaborazioni e partecipazioni ai più noti festival e concorsi musicali italiani, Verso decide di entrare nel panorama musicale con il suo “Inestimabile” (prodotto e promosso da ABC Communication Srls che ne cura anche la distribuzione).
“Inestimabile”, scritto in collaborazione con Lorenzo Carandè e arrangiato da Marco Zangirolami, nasce dalla volontà di diffondere concetti e sonorità pop/rap dirette ad un pubblico non solo mainstream ma anche a tutti coloro che vorranno emozionarsi con la sua spiccata sensibilità “[...]anche se tocchi la seta, anche se sei primo al traguardo, le gioie si trasformano in pianto se non puoi condividerle...”
Verso si distingue in questo genere per gli argomenti toccati, cercando di evidenziare sempre gli aspetti positivi e allontanandosi da quelli che sono i cliché della società odierna: “[...] se ogni parola è un fiore la mia mente è un giardino [...] userò i fiori più rari senza badare al listino. Lontano dai valori materiali, dai vizi degli umani [...]”.
Il brano passa elegantemente dall’elettronica ad atmosfere intimiste, quasi sussurrando, per poi sfociare in un ritornello orecchiabile, esplosivo e coinvolgente, potremmo dire dance.
BIOGRAFIA/INTERVISTA
A che età hai capito che la tua voce era la tua passione?
Ho dei VHS del 96’ che mi ritraggono in movenze da star mentre cantavo “Il Ragazzo della via Gluck”, penso che la musica mi sia sempre corsa nel sangue. Crescendo invece contrariamente a quello che si possa pensare diventai timido ed introverso a causa del mio aspetto gracile e fragilino e del mio carattere “alternativo” che mi portava fuori dalle concezioni paesane…Quindi credo che sia stato proprio con l’inizio dell’università, che iniziai a buttare fuori tutto quello che avevo dentro cambiando pelle come un serpente e cominciando a sviluppare le mie idee nei lunghi tratti quotidiani che mi separavano dalla Facoltà di Design Industriale a Roma.
Chi sono i cantanti che ti hanno più influenzato nel tuo modo di cantare?
Sono cresciuto ascoltando di tutto ma tutte le canzoni avevano un unico grande filo conduttore L’ENERGIA, ecco perché anche le mie canzoni d’amore “ESPLODONO” come dico io…adoro gli “IMAGINE DRAGONS”, “MAITRE GIMS”, I “MUSE” mentre sul panorama Italiano ammiro il percorso e il modo di fare musica di Lorenzo Cherubini e la genialità di Caparezza.
Per creare una melodia cosa non deve mancare oltre all’ispirazione?
Per quanto mi riguarda non deve mancare la Consapevolezza. Per me la musica in questi 12 anni si è trasformata da mero sfogo personale in un vero e proprio lavoro. Molti pensano che basti scrivere una bella canzone o avere una bella voce per essere definito cantante o compositore, ma non è così, per esperienza personale posso affermare che se si vuole creare una melodia bisogna anche tener conto dei 10000 paletti che il mercato discografico impone, cercando di non superarne il confine e allo stesso tempo sviluppare il proprio stile e la propria identità. Quindi è solo grazie alla consapevolezza di ciò che si è e di quello che si vuole comunicare che si possono creare canzoni Originali con la prospettiva di poterle far arrivare a più gente possibile.
Si dice che lo strumento quando è tra le mani del musicista cattura il suo stato d’animo: è così anche per te? Cosa ti piace suonare?
Non mi definisco un musicista ma diciamo che avere una base di chitarra e di pianoforte mi aiuta molto nel trovare l’ispirazione, nell’ultimo anno sto lavorando con dei musicisti fantastici: Stefano Suale, Flavio Bertipaglia, Davide Vaccari ed avere degli strumentisti alle mie spalle e non più un dj completa la mia idea di esperienza live.
Se dovessi scegliere la canzone più bella di tutti i tempi, quale sceglieresti?
“O mamma mia, mamma mia” che domanda…non c’è brano più poetico, incantevole, geniale e chi ne ha più ne metta di “Bohemian Rhapsody” dei “Queen”, gruppo che a mio avviso non può essere paragonato a nessun altro e che merita il gradino più alto del podio nella storia della musica mondiale.
Quale musica e/o canzone avresti voluto scrivere?
Voglio fare i complimenti ad un ragazzo di Roma che ho incontrato solo una volta per caso e che mi ha ricordato Me ma con qualche anno in meno, il suo nome d’arte è “Bucha” e ha scritto un brano intitolato “ Un altro pò” per la sua giovane età ritrovo molta maturità e nelle sue parole ho visto la mia stessa energia, grinta e passione, BRAVO Bucha!
La musica non ci fa mai sentire soli, scandisce ricordi e rimane nel cuore. Il più bel ricordo di Davide con quale canzone rivive?
Voglio concentrarmi su una parola presente nella domanda… “RICORDO”. Ho scritto un brano intitolato così, senza dubbio il mio più bel brano, l’ho dedicato a mio nonno ed ogni volta che lo canto ho i brividi perché rievoca un periodo della mia vita indimenticabile. Ho scritto, registrato e masterizzato il brano in soli 2 giorni, volevo lasciare una traccia indelebile come lui lo è stato per me e volevo farlo subito! Il brano ha la capacità di trasportarmi indietro nel tempo e ogni volta mi da la forza di affrontare qualsiasi difficoltà.
Cosa c’è di “inestimabile” nella vita di Davide?
Della mia vita non rimpiango nulla, ogni attimo, ogni errore, ogni conquista e ogni decisione mi ha portato ad essere quello che sono, ora posso dire che Inestimabile sono senza dubbio le persone e l’ambiente che ho cercato di creare intorno a me, non mi manca nulla, ho una famiglia fantastica, la ragazza che ho sempre sognato, pochi ma fedelissimi amici ed un mio team di lavoro unico con il quale condividere le piccole e grandi conquiste, sono autore del mio futuro al 100% ho detto no molte volte a proposte molto ma molto allettanti al solo scopo di ritrovarmi con le persone giuste e nel contesto che mi aggrada di più.
Ci tieni che le tue canzoni non siano definite canzoni rap, perché?
Non ho nulla da recriminare alla scena rap anzi la seguo e mi piace molto, è solo che i miei brani e il mio modo di pormi è lontano anni luce da quella cultura e quei modi di fare, è vero in molti pezzi ho una cadenza serrata e delle metriche che richiamano quel tipo di sound ma i veri cultori potranno confermare che il mio non è Rap. Secondo me la musica non dovrebbe essere etichettata, la musica non ha confini e un cantautore un giorno può svegliarsi rapper, un giorno rocker e l’altro cantante reggae.
A chi hai dedicato la canzone “renderti unica”?
In questo brano ho voluto evidenziare e trasmettere l'importanza e il valore dei legami interfamiliari, raccontando quello che la famiglia ha rappresentato per me durante la mia crescita ed il mio percorso artistico. Evidenziare come crescendo ho preso consapevolezza del loro valore e la mia volontà di riscattare ogni singolo sacrificio e la fiducia che mi è stata data. Una canzone costruita sulla mia esperienza di vita, nella quale sicuramente si possono rivedere molti giovani come me.
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