Lab Promotion
Radio Date: 24/06/2014
La musica per gridare un messaggio sociale, per rivendicare il diritto alla vita, per denunciare l’orrore della morte e delle umiliazioni che migliaia di immigrati subiscono in cerca di rifugio.
“Davanti a Lampedusa in cerca di vita” (Maverick) ci sono ogni giorno centinaia di persone, esseri umani stipati in condizioni impietose nei barconi della speranza, che scommettono se stessi per sfuggire alla disperazione. Vedono coste che non raggiungeranno mai, muoiono sott’acqua, in un’immensa assenza blu. Si ritrovano i cadaveri abbracciati nel cimitero di sogni, per ricordare a chi resta, a chi si sente padrone su questo pianeta, che l’uomo nasce per vivere e per amare.
Alcuni toccano terra, ma per acquistare il diritto alla vita serve un lasciapassare. La terra della speranza è piena di contraddizioni, accanto a chi soccorre i fratelli, l’indifferenza e l’intolleranza, “prendono a sassate Gesù Cristo che è sbarcato senza visto” (Davide Melis).
“La terra della pace” di Maverick feat. Davide Melis è on air dal 24 giugno 2014 su tutti i network radiofonici.
Tradotto in altre tre lingue, inglese, francese e spagnolo, “La terra della pace” è un canto di denuncia e di unione tra i popoli. Il testo originale è stato scritto e composto da Davide Melis ed Emanuele Chiusaroli (contenuto nel suo album “Lo rifarei”) e reinterpretato in chiave rap con le parole e la voce di Maverick, un testo diretto, intenso, carico di emotività, in cui convivono Gesù e Caronte, il paradiso e l’inferno, Lampedusa e il delta del Niger e la speranza di una vita migliore. Maverick e Davide Melis, un rapper e un cantautore, un incontro artistico che mette insieme il ritmo duro del rap e il sound pop dei riff di chitarra, le strofe taglienti di Maverick con la musicalità e il timbro caldo di Davie Melis. La scelta artistica di mantenere la base pop originale è una soluzione sonora inedita nelle collaborazioni italiane tra rapper e cantautori; le strofe rap su chitarre acustiche ed elettriche (di Aldo Croci) creano un connubio nuovo, un sound moderno, ben calibrato e orecchiabile che amplifica e potenzia il messaggio. Gli strumenti musicali restano centrali come fossero strumenti di pace, le loro vibrazioni entrano nella testa, ma anche nel cuore. Il risultato è un brano intenso, che non si fa dimenticare, che si fa cantare e che vuole fortemente essere cantato. La terra della pace di Maverick feat. Davide Melis, è prodotto da Massimo Zoara.
Testi: MavericK, Davide Melis, Emanuele Chiusaroli; musiche di Melis e Zoara.
Biografia:
Maverick, è un giovane rapper emergente del panorama italiano nel campo del Nato a Brescia nel 1991. La musica è una costante della sua vita. Si avvicina al rap già dalle scuole elementari, intorno agli anni 2000, dopo aver ascoltato il disco di Eminem The Marshall Mathers LP: le strofe dure, il linguaggio crudo e violento, uniti ad un senso musicale ritmato e diretto lo colpiscono prepotentemente, se ne innamora. Intorno ai sedici anni inizia, un po' per gioco un po' per mettersi alla prova, a scrivere i primi testi sulle basi strumentali americane e francesi.
Nel 2012, arriva il primo lavoro autoprodotto, il mixtape “94x100”, subito dopo seguito dal disco Problemi di fegato. Dall’incontro artistico con il cantautore Davide Melis, nasce il remake de La Terra della Pace, prodotto da Massimo Zoara, brano che punta i riflettori sul fenomeno dell’immigrazione, di cui Maverick riscrive parte del testo in versione rap: “rispecchia il mio modo di vedere e di vivere il rap, che per me deve essere un genere di musica sociale, che dà fastidio e che cerca di smuovere l'attenzione della gente verso problemi e tematiche sociali attuali”.
Davide Melis, cantautore, coniuga al pop italiano elementi di rock e brit pop. Nato a Roma e cresciuto a Milano, rielabora in modo originale le contaminazioni della sua formazione musicale, iniziata in una famiglia dove la musica si sentiva e si faceva tutti i giorni, tra artisti, musicisti e cantautori che i suoi genitori radunavano in casa. La chitarra è stata uno dei primi “giocattoli” che Davide ha preso in mano mentre fluivano le vibrazioni che hanno segnato la sua vita di artista: da Jimi Hendrix a Bennato, passando per i Beatles e i Rolling Stones, è tantissima la musica che Davide ha ascoltato e assorbito, utilizzando i testi come chiave di lettura e la musica come medicina della sua vita. Studia canto e il passo da interprete a cantautore è breve, complice il sodalizio artistico con Emanuele Chiusaroli con cui scopre una grande affinità di scrittura. Nel 1996 inizia la carriera di cantautore professionista partecipando ad importanti contest e concorsi, con ottimi risultati: Castrocaro, semi finalista delle voci nuove nella categoria cantautori; Accademia della canzone di Sanremo, categoria cantautori; Videofestival Live, finalista e Premio della Critica per il miglior brano inedito; Festival “Un' Avventura” di Molteno, vincitore del Premio Lucio Battisti per il miglior brano inedito con “Roma degli anni 2000”. Ai riconoscimenti artistici, alle interviste, all’attenzione della stampa fa da contrasto un sogno che non decolla subito… Ma il destino dell’artista riprende il suo corso quando la passione per la musica divampa in un fuoco ancora più grande e riaccende la voglia di suonare, di scrivere e di cantare. Con la collaborazione ai testi di Emanuele Chiusaroli e Max Pegoraro, nel 2013 pubblica il suo primo album “Lo rifarei” con il produttore artistico Massimo Zoara (voce e leader di B-NARIO). L’album, frutto di una lunga maturazione artistica e personale, contiene dieci inediti ricchi di contenuti, scritti con gli amici di sempre, lontani da schemi predefiniti e uniti da un sound che riprende il pop/rock italiano in una sintesi british style. La crisi, Lo rifarei e La terra della pace sono alcuni dei brani con cui Davide interpreta la dimensione sociale, intima e umana della vita. A distanza di un anno nasce la collaborazione con il rapper Maverick, con cui pubblica un featuring inedito de La terra della pace, con incursioni rap sulla base pop rock originale. Un progetto musicale che punta i riflettori sul fenomeno dell’immigrazione.
Riaccardo Savino (LAB Promotion)