Five Seven
Radio Date: 05/10/2018
JUST LOUD
L’IMPATTO DEL PRIMO SINGOLO
"ELECTRIFIED"
C’E NUOVA MUSICA NELL’ARIA
Con “Electrified”, il singolo di Just Loud che lo mette sotto gli occhi di tutti, l’artista americano emerge come una figura unica, un mix impeccabile tra alternative e pop.
Il musicista senza paura prende ispirazione da una miriade di influenze per trasformare la sua visione in realtà: “Dico sempre che ho delle voci nella mia testa che mi aiutano a collegare i suoni,” ci spiega Just Loud quando parla delle sue sessioni in studio. “A volte sento tracce di Bowie, altre volte di Gnarls Barkley-utilizzavo i suoni e la musica, non solo un artista in particolare,” aggiunge il produttore Dave “Sluggo” Katz (Neon Trees, Coheed and Cambria).
“Electrified” esce su Five Seven inserita nell’EP Episode I e a breve nell’album di debutto Just Loud previsto per il 2019. La canzone, energetica e pulsante, è entrata nella Top 20 della Alternative Radio in America, oltre ad aver ricevuto il supporto di grandi radio nelle principali città americane ed europee. Raccogliendo in poco tempo oltre 1.7 milioni di ascolti su Spotify.
“Quando qualcosa è così impattante che si fa notare tra tutto il resto, alza gli standard di tutti ed è ciò a cui ambiamo con Just Loud,” spiega il CEO dell’Eleven Seven Label Group, Allen Kovac.
Il video, diretto da Max Hliva (Childish Gambino e Rae Sremmurd), vuole rappresentare lo stato effervescente e quasi sognante che induce la traccia. GUARDALO QUI.
In “Electrified” Just Loud pondera sui tempi di festa di giorni passati, con il sottofondo di sintetizzatori che rimangono in testa per giorni. E dietro alla base ondeggiante e alle parti vocali effervescenti che ricordano vagamente altri electro-rocker contemporanei come i Passion Pit e Foster the People si nascondono importanti verità sul crescere e maturare.
Capire chi siamo è una parte importante della nostra vita. Attraverso la musica, Just Loud queste cose le scopre in diretta. “Sto dicendo le cose che avrei voluto saper dire anni fa,” ci spiega. “Immaginate una persona solitaria senza una voce, che da un momento all’altro comincia a voler parlare.”
“Electrified” è solo l’inizio per Just Loud.
L’attesa è finita.
Dopo l’assaggio stuzzicante offerto dal primo EP Episode I, in arrivo per marzo 2019 l’album di debutto di Just Loud.
L’album è l’esperienza completa e integrale che offre Just Loud, in un debutto sorprendente e diretto di questo giovane artista generoso e senza paura di mostrare ogni parte di se. Just Loud sta affrontando un’avventura, e il suo album di debutto è il suo modo di invitarvi ad unirvi.
Nato a Suffolk, nel Virginia, l’adolescenza dell’artista ruotava attorno alla chiesa di paese. “Era una piccola chiesetta, molto old school,” ci racconta. “Mia mamma non poteva truccarsi o mettersi i pantaloni, io non potevo andare al cinema, fare sport o guardare la TV.” L’amore di suo padre per la chitarra, che suonava durante la messa, gli permise di estendere la sua conoscenza della musica popolare: “Ho scoperto solo anni dopo che mio padre era influenzato da Prince e Jimi Hendrix.”
“Io ero quello ribelle che faceva molte domande,” continua Just Loud, parlando del suo posto nel mondo sociale della sua chiesa- e questa ribellione lo fece allontanare all’età di 15 anni, quando andò a New York per tentare fortuna nella musica.
La sua dedizione e caparbietà lo portarono all’Eleven Seven Label Group, e le quattro tracce di Episode I furono il prodotto del lavoro dell’anno precedente con il produttore Dave “Sluggo” Katz (Katy Perry, Neon Trees). “Dico sempre che ho delle voci nella mia testa che mi aiutano a collegare i suoni.”
E l’omonimo album in arrivo è la continuazione naturale di quei collegamenti creativi – dalle canzoni con un sound più grosso come “Ghost” e “Angels and Demons” alle sovversiva “You Got The Moves”. “You Got The Moves parla di quel tipo di persona che sa che tasti toccare per suscitare una reazione in tea”, spiega, “Sono stato in una relazione per molto tempo con una persona che faceva proprio così quando si litigava. Sapeva esattamente cosa dire o fare per farmi avere una reazione, e io dicevo sempre: ‘You know what you’re doing. You got the moves like Jackie Chan’.”
Con un ritornello irresistible e chitarre smorzate, l’album contiene anche il singolo funky “Soul Train” con Debbie Harry dei Blondie. “Conoscevo una ragazza che partecipava nella trasmissione televisiva di Soul Train – è stata mandata via,” spiega Just Loud. “Quando poi i nostri cammini si separarono, ho pensato di scriverci una canzone. E’ un album di ribellione – voglio che tutti si alzino e ballino, e che si divertano.”
Insomma, questo album è il risultato di un Just Loud alla ricerca di se stesso e di chi vorrebbe essere – parla di lui, sì, ma anche di coloro che non trovano una propria voce, che cercano il coraggio per potersi esprimere. “Sto lanciando una rivolta,” dice appassionatamente. “E’ ora che le persone che sono state manipolate e vittimizzate si uniscano e si tirino su. Tutti cercano di essere terribilmente cool, e mi sono stancato di cercare di adattarmi o di entrare in uno standard comune. Voglio dire alle persone che non devono fare tutto da soli. Se io sono riuscito a trovare il mio spazio, tutti possono farlo.” Cosa c’è di più stimolante?
Umberto Labozzetta