Latlantide
Radio Date: 15/05/2017
“Il tempo perduto” è il titolo del quinto album di Maurizio Pirovano, cantautore dalla vena Pop/Rock in attività dal 2005.
L’evoluzione di questo nuovo disco è evidente sin dalle prime battute con sonorità moderne, d’oltreoceano, ma non solo; ballate fruibili, ma mai banali; esperimenti ben riusciti, quali “Il vento che consuma” col suo ritmo flamencato, o le sonorità dance ed incalzanti di “Caramelle”. Il tutto sempre arricchito da testi profondi, che parlano di vita e che restano il punto di maggior forza dello storico cantautore brianzolo.
Pezzi come “Lasciati andare”, “Stato di allucinazione apparente” e la stessa title track sono l’emblema di un album che fotografa con disincanto questo preciso periodo storico, fatto d’individualismo ed egocentrismo, di “autoscatti, selfie ed instagram”, ma soprattutto di solitudini mascherate da “rapporti umani”, che diventano sempre più solo “connessioni” e quindi sempre meno reali. Un messaggio chiaro e forte: non si può rimpiangere il tempo perduto e non si può guardare la vita da uno schermo, perché il tempo di una vita è la sola cosa di cui siamo veramente padroni.
“Lasciati andare” è il singolo di lancio de “Il tempo perduto”, una canzone solare e di speranza che, partendo con una sezione ritmica accattivante, prende l’ascoltatore per mano portandolo lungo “mattine sempre uguali”, fatte di routine, ma anche di domande esistenziali, sottolineando quanto sia importante la prospettiva da cui si guarda la vita. “Dopo tutte le mattine che hai passato in tangenziale ti sei accorto che l’inferno è una vita tutta uguale” è la frase che fa riflettere maggiormente su quanto la quotidianità uccida amori, sogni e speranze di ognuno di noi.
L’intervento di Alex Marton,non solo in fase di registrazione, ma anche in fase di post produzione, ha conferito ancor più forza ad un album che si fa ascoltare e che fa riflettere in egual misura, dimostrando che la musica d’autore italiana conserva ancora la capacità di raccontare la complessità della vita senza dover cadere necessariamente nella cripticità.
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