BASIA BULAT, ESCE IL 12 FEBBRAIO SU SECRET CITY RECORDS IL SUO NUOVO ALBUM “GOOD ADVICE”.
PRODOTTO DA JIM JAMES DEI MY MORNING JACKET.
BASIA BULAT HA APERTO L’ULTIMO CONCERTO ITALIANO DI SUFJAN STEVENS.
“Bulat has a singular voice, with a confident yet vulnerable tone, and she sings with an impassioned yearning that suggests the vast wilderness of her homeland…Tall Tall Shadow shows her maturing as a songwriter.” — The New Yorker
“The…troubadour combines a shivery grace with a haunting intensity.” — USA Today
“Nods to Fleetwood Mac and early Joni Mitchell.” — The New York Times
Basia Bulat, artista nominata nel 2013 ai premi musicali Juno e Polaris, torna con il suo quarto album in studio, “Good Advice”, in uscita il prossimo 12 febbraio su Secret City Records.
Per quanto riguarda le sessioni di registrazioni, James ribadisce che “l’intero processo è stato incredibile. Ascoltare la sua voce provenire direttamente dalla sua anima ha portato alle lacrime tutti noi nella sala di controllo. Guardare Basia uscire dal suo guscio con potente eleganza e prendere il controllo della sua vita e della sua musica è stato un processo straordinario a cui assistere”.
“Good Advice” segue il precedente “Tall Tall Shadow”, acclamato da pubblico e critica e nominato ai premi Juno e Polaris del 2013, definito da The Line of Best Fit “un disco pop magnifico e coinvolgente” mentre l’Austin Chronicle ne elogiò “le amabili e spettrali emozioni in grado di bilanciare tolleranza e sfumature più rustiche”. Nei due anni che separano gli album, la Bulat ha suonato in giro tra Nord America ed Europa con Sufjan Stevens, Destroyer, Daniel Lanois, Bahams e tanti altri.
Fin dall’uscita del suo album di debutto, “Oh My Darling”, ha condiviso palchi con star affermate come Arcade Fire, The National, Nick Cave, St. Vincent, Beirut, Andrew Bird, Tune-Yards, Sondre Lerche, The Tallest Man on Earth, The Head and the Heart, Owen Pallet, Devotchka e tanti altri. Conosciuta per il suo talento con strumenti poco conosciuti come charango e autoharp, la Bulat ha ricevuto anche il plauso di artisti come Leonard Cohen e The Band.
Bruno La Corte (KezzMe!)