Egea Music
Radio Date: 30/03/2018
“Nessuna lamentela velleitaria. Nessuna vacua protesta, nessuna presunzione. Una semplice constatazione. Questo mondo omologato dalla tv, dai cellulari, dai social, dai gusti medi, mediosi e mediatici correnti è diventato anemico”.
Andrea Mingardi si diverte a parlarne, e a cantare di quella deflagrazione che lo ha spinto a fare il musicista: “sveglia, ragazzi, tiriamoci su. Riprendiamoci uno straccio di libero arbitrio e facciamo un po’ di casino fuori dagli schemi”.
Come vogliamo definire questo scomodo hashtag ? Rivoluzione ?
Al momento accontentiamoci della devastante energia di una musica insuperata e della voce piena di chiodi di Andrea che grida a distesa :
Ci vuole un po’ di Rock’n’Roll
A VOLTE RITORNANO
“E’ qualcosa che dovevo ai SUPERCIRCUS.
Questo mitico gruppo ch’è nato a metà degli anni settanta non è stato dimenticato. Anzi, ha lasciato un’eredità che a tutt’oggi mi pare attuale. Quando mi misi in viaggio per l’Europa per trovare tutti i colori di questo arcobaleno creativo non credevo che sarei riuscito a scovare musicisti e personaggi di tale talento e disponibilità.
Una chimica magica ci consentì di dare libero sfogo a fantasie che nulla avevano a che vedere con la musica ammiccante, facile, commerciale. Costruimmo progetti rivoluzionari intrisi di soul, rock, pop e jazz. Senza trascurare le melodie, attraversammo un quinquennio di provocazione e rivoluzione, facendo show che avevano radici zappiane e esperimenti di musica complessa.
Ora, a ridosso del 2018 la voglia di uscire dagli schemi mi invita a voltarmi indietro e a guardare avanti. La rifondazione dei SUPERCIRCUS è solo un omaggio a una band storica e l’intento di ritrovare quel pizzico di follia e energia che non è stata mai superata”. Andrea Mingardi
HO VISTO COSE CHE …
“Quando si decide di pubblicare un nuovo disco al di là della gioia di fare musica prima o dopo nell’aria arriva sempre la madre di tutte le domande: c’era proprio bisogno di queste nuove canzoni ? Personalmente durante la mia lunga e fortunata carriera ho visto e sentito di tutto e ho superato da mo’ il problema di dover lasciare mediante nuovi lavori i famosi messaggi cantautorali che tutti chiedevano per contratto. Che messaggio vuoi lasciare ? E che cazzo ne so !
Ma di una cosa sono certo: ascoltando il vigente pop radiofonico, mi sono accorto che tutti i generi che da ragazzo mi hanno preso il cuore e spinto a buttarmi nel mondo della musica sono rari o assenti. Come non contassero più. E invece contano nella mia storia e … nella storia.
Così, seduto sull’immaginario cornicione della mia età e di un percorso pieno di passioni, mi volto indietro, guardo all’oggi e penso a cosa sarà domani. Ragionando e conscio che nulla di ciò che mi ha fatto innamorare è stato rimpiazzato o superato, le cose mi sono venute fuori dalla pancia con la stessa testarda e ignorante energia di tanto tempo fa e con la presunzione che ci sia ancora tanto da dire.
Sicuramente, molto da divertirci, su un palco, davanti a un pubblico orfano di soul, rock, funky, blues e di esseri umani vivi che sudano sul palco per far ballare quei primitivi sentimenti di sempre”. Andrea Mingardi
Bruno La Corte (KezzMe!)